Le isole Marchesi si trovano quasi nel mezzo dell’Oceano Pacifico, a circa 3000 miglia dal continente americano e costituiscono il territorio più orientale della Polinesia Francese.
L’allontanamento geografico le ha mantenute fuori dei circuiti turistici preservandone autenticità, natura e tradizioni.
Per le sue specificità l’arcipelago è stato classificato una “Ecoregione terrestre” dal Fondo Mondiale per la Natura con la denominazione di Foreste umide tropicali delle Marchesi.
Sono ricoperte da una vegetazione esuberante, con coltivazioni di albero del pane, palme da cocco, vaniglia, cotone e tabacco.
Tutte le isole hanno origine vulcanica, ad eccezione di Motu One, e si sono formate lungo il “Punto Caldo” delle Marchesi.
Sono caratterizzate da rilievi scoscesi e, a parte Fatu Hiva e qualche valle come Anaho a Nuku-Hiva, non sono protette dalla barriera corallina.
I rilievi costieri sono imponenti, verdeggianti, scavati da profonde gole che terminano con spiagge di ciottoli bagnate da un mare di un limpido blu profondo.
Le vette scolpite dagli elementi raggiungono i 1100 metri di altezza con dirupi che si immergono nelle profondità oceaniche costantemente soggetti all’erosione delle correnti del sud Pacifico.
Sul piano geologico si tratta di isole giovani e questo spiega tutta l’energia e la stranezza del paesaggio di questa ventina tra isole ed isolotti che costituiscono uno degli arcipelaghi più estesi non solo della Polinesia Francese, ma di tutto il Pacifico meridionale.
Solo sei isole sono abitate, divise in due gruppi: nord e sud, con capitale Taiohae a Nuku Hiva.
Quattro aeroporti collegano le Marchesi al resto del mondo. Si trovano sulle isole di Nuku Hiva, Ua Pu, Ua Huka e Hiva Oa. I voli sono operati dalla comagnia Air Tahiti, compagnia di bandiera della Polinesia Francese.